domenica 7 agosto 2011

Crisi metabolica, "ipoglicemia"


















Ore 08:30
Strada - percorso vario in città
scarpe - Pulse 3

- stretching 10 x 1'
- riscaldamento 5' camminando + 5 allunghi in progressione
- corsa lenta a sensazione. 12,94 km  (al km 4'24") FC media 151
- passaggi: 4'20"-4'16"-4'15"-4'15"-4'12"-4'34" IPO 4'40"-4'38"-4'38"
- 4'32"-4'35"-4'14"-3'42"
- defaticamento 5' camminando
- stretching 10 x 1'

Come ogni mellito runner, devo essere sempre pronto e attento ad un eventuale agguato provocato dal mio metabolismo, carente di insulina naturale.
Ieri sera , cena leggera, questa mattina colazione, leggera anche questa, avrei dovuto bere almeno una bottiglietta di succo di frutta.
Va be è andata così.
Dopo i preliminari, con un po' di stretching e qualche minuto di riscaldamento, il cambio di passo e parto per la corsa lenta.
Questa mattina mi sento bene, nonostante le condizioni meteo, 27°.
Decido così di condurre un allenamento in corsa lenta, senza troppi limiti o obblighi per l'andatura. Oggi lascio libero sfogo anche alle sensazioni. Comunque, tutto procede alla grande, il passo e bello rotondo anche nei tratti con falsopiano in salita.
1°, 2°, 3°, 4° e 5° chilometro tutto fila liscio.
6° chilometro, il ritmo cala a 4'34" e la frequenza sale 154 bpm.
Va be, sarà il tratto in leggera salita, ma inizio ad avvertire i sintomi di un ipo che tenta di farmi la corte.
Prelevo il glucometro dal marsupio e misuro la glicemia in corsa, 51 mg/dl, decisamente bassa e in discesa.
7° chilometro 4'40" bpm 157, è il momento di porre rimedio assumendo 10 grammi di carboidrati a rapido assorbimento, 2 bustine di zucchero, al volo senza fermarmi.
8° chilometro 4'38" e 155 bpm, lo scompenso è evidente, ma ormai riconosco bene tutti i segnali del corpo e mi posso permettere di gestire la crisi anche sotto sforzo, correndo. Le due bustine di zucchero hanno fatto il loro effetto ma ancora non basta, assumo altre 2 bustine.
La reazione dei muscoli è immediata, questa per me, per fortuna,  è una lettura che conosco molto bene.
Tutte le risposte del mio corpo, sono diventate parte integrante della mia coscienza.
Ma proseguiamo.
9° chilometro , va molto meglio, adesso provo a spingere ancora un po' sull'acceleratore. Mi riporto alla velocità che avevo prima della crisi e concludo il giro con 13 km a 4'24".  

Sensazioni: 37°, tanto caldo,caldo,caldo. Mentre sono fermo, durante l'esecuzione dello stretching, sto grondando di sudore abbondantemente. In generale, nonostante la crisi, ben gestita, mi sento molto bene.

19 commenti:

francos ha detto...

Vedo che conosci molto bene il tuo corpo,è molto importante.

Unknown ha detto...

ti conosci molto bene e hai risolto con facilità la ipoglicemia , la prossima volta fai o una buona cena o una buona colazione prima di partire per l'allenamento .

TurcoCheCorre ha detto...

Una curiosità: adegui la dose dell'insulina del mattino sulla base della seduta che andrai ad affrontare? Oppure adegui solo la colazione in temini di carboidrati?
Complimenti per la capacità di gestirti e la consapevolezza della tua situazione.

Fathersnake ha detto...

Dai l'impressione di poter sempre controllare e domare ogni evento.

Giuseppe ha detto...

Ciao Franco.
Alla fine dei conti si, lo conosco perché ne ho bisogno, lo conosco perché è da tanto che pratico attività fisica, lo conosco perché sono appassionato del funzionamento del nostro corpo.

Giuseppe ha detto...

Ciao Daniele.
Ti ringrazio per i consigli.
Purtroppo nel mio come per tutti coloro che hanno il mio problema, la teoria è una cosa poi in pratica cambia tutto.
Le variabili sono parecchie.

Bruno ha detto...

Lo zucchero quindi l'avevi dietro perché "immaginavi" di poter avere un problema del genere?

Giuseppe ha detto...

Ciao Turco.
Sul tema in questione posso toglierti tutte le curiosità che vuoi.
Per correggere la glicemia, uso il microinfusore, per cui nell'arco delle 24 ore, copro il bisogno metabolico di insulina con il basale.
Quasi sempre, quando mi alleno al mattino, mi alleno a digiuno, per cui a seguito di un controllo glicemico, posso decidere se assumere qualche carboidrato o no.
Chiaramente in ogni caso il basale che utilizzo durante l'allenamento è regolato appositamente.
Per essere preciso, il basale giornaliero è di 0,7 U/h, mentre quando mi alleno lo porto a 0,07 U/h. In questo modo riesco a gestire bene tutta la seduta mantenendo invariata la glicemia.

Alla prossima curiosità.

Giuseppe ha detto...

Buongiorno Father.

Sono sempre stato molto curioso, riguardo la fisiologia del corpo, anche prima di accorgermi del diabete. Un ottimo suggeritore è sempre stato l'agonismo sportivo.
Grazie a questo riesco a gestire molto bene lo scompenso metabolico, riuscendo a trasferire la mente al posto dell'organo che si e stancato di produrre insulina, il pancreas.
Tornando alla tua affermazione, la tua impressione è riferita all'approccio che devo avere in ogni caso, per gestire non in automatico, il buon compenso metabolico del corpo.

Giuseppe ha detto...

Buongiorno Bruno,
ho un braccialetto nel polso, dove ripongo 5 bustine, da utilizzare in caso di emergenza.

Grezzo ha detto...

Non deve essere facile gestire ottimamente situazioni come questa, ti è mai capitato durante una mezza maratona?

Giuseppe ha detto...

Ciao Francesco.

In gara è difficile che accada.
Il controllo pregara è totale.
Faccio buon uso del calcolo dei carboidrati, per permettermi una colazione adeguata, e poi, specialmente nel caso della mezza, ho sempre appresso, la bustina di miele, da 100 grammi, con il tappo.
Pensa che quando praticavo ciclismo erano le normalissime precauzioni uguali per chiunque.

Grezzo ha detto...

Non ne sono sicuro, ma sai se per caso Riccardo De Venuto ha il tuo stesso problema? Essendo ormai quasi un suo parigamba, l'ho visto per due volte togliere fuori una bustina di qualcosa, la prima volta alla Sassari - Osilo, la seconda volta alla mezza maratona dell'Asinara.

ciro foster ha detto...

Giuseppe: come dici tu casi del genere sono frequentissimi nelle granfondo ciclistiche quando ti si spegne la luce.Vai così che vai bene.ciao.

Giuseppe ha detto...

@Francesco.
Non so se Riccardo ha il mio problema, di sicuro è uno che cura i minimi particolari, per cui non ci sarebbe nulla di strano in ogni caso.

@Ciro.
Praticamente tutte le precauzioni di cui deve premunirsi un diabetico, sono le stesse che dovrebbero essere seguite da chi pratica agonismo e da quello pretende qualche risultato.

Lucky73 ha detto...

non sapevo avessi il diabete mellito, ora capisco il tuo perfezionismo, sicuramente deve essere passato (anche) da li ...

Mi piace la tua perfetta gestione della situazione...

Giuseppe ha detto...

Buongiorno Lucky.
Il nome del blog mellito runner, ai più non svela il significato.
Il perfezionismo.
Nel caso del mio squilibrio metabolico è essenziale.
Ormai sono diabetico da circa 30 anni, ne avevo 18.
In ogni caso non è stato molto difficile raggiungere un buon equilibrio, e questo anche grazie allo sport agonistico che pratico da sempre.
Come ho già accennato qualche commento fa, la condotta ideale per un diabetico, è la stessa che deve mantenere un atleta che intende praticare agonismo.
Sono due strade perfettamente parallele.

Anonimo ha detto...

Tu lo controlli bene, ma a me è successo stamattina e non mi era mai successo. Dovevo fare 17 km come al solito e al 12esimo ho avuto un calo per me al momento inspiegabile fino a che mi sono dovuto fermare.

Oggi ho pensato di misurarmi la glicemia ed era a 73, record negativo....

E' da un anno e mezzo che so di avere il diabete e l'ho controllato bene dimagrendo 32 kg. e cominciando a correre come uno scemo e forse l'ho controllato troppo bene e mi sono scordato di averlo.....

Cosi', stasera mi andava di condividere :)

Giuseppe ha detto...

In un anno e mezzo 32kg? Complimenti hai fatto davvero un buon lavoro. Mi immagino che uno degli ingredienti più importanti sia la corsa.
D’ora in avanti avrai maggior esperienza per prevenire ed in ogni caso riuscire a gestire eventuali crisi metaboliche. L’amico mellito (il diabete)
ha l’abitudine di prenderti alla sprovvista e con qualche tentato agguato cerca sempre di tener sveglia in te l’attenzione su di lui. Comunque
17 km non sono pochi. Bravissimo ma permettimi un paio di domande,
“CORRI TUTTI I GIORNI? SEGUI UNA TABELLA? SEI SEGUITO DA UN PREPARATORE?