martedì 10 novembre 2009

FONDO LENTO

 Giro in città

- Stretching 20'
- Fondo lento 10 km 48' target 136-144 bpm
- Stretching 10'





Dopo la prima seduta di allenamento di domenica e il recupero di lunedì, oggi decido di allenarmi. Mi sento soddisfatto solo per il fatto che questa sera ho appuntamento con gli amici per ritornare a correre. La corsa di domenica non ha lasciato segni negativi tranne qualche indolenzimento nelle cosce. Ma è bastata la seduta di stretching per far sparire quasi tutto.Partenza con ritmo facile anche perché appena uscito da casa devo affrontare subito un tratto in salita di circa due chilometri. Supero la salita con poca difficoltà, pensavo peggio. Le gambe vanno e le sensazioni sono buone. L'aria è fredda ma sono ben coperto. Tutto procede bene e approfittando del passo tranquillo a circa 5'/km ci possiamo permettere di correre chiacchierando. Proseguiamo in tutta tranquillità tanto che non mi accorgo che siamo già arrivati al nono chilometro, dove ha inizio l'ultimo tratto in salita e adesso si che inizio a sentire la fatica per l'assenza di allenamento. Arrivo fino al decimo e mi fermo. Concludo l'allenamento con 10' di stretching, cercando di non trattenermi più di tanto all'aperto perché inizio a sentire il sudore freddo sulla pelle e non voglio rischiare qualche raffreddore. Una bella doccia calda e anche oggi e fatta.
 

3 commenti:

Tosto ha detto...

ho letto adesso la tua risposta a proposito dei tempi di recupero. Parto dal presupposto che io sono l'allenatore di me stesso. Come faccio a capire i miei tempi di recupero? per me la risposta è provando. Ad esempio, faccio un allenamento di ripetute a dopo 2 giorni faccio un test, poi ripeto la cosa e rifaccio il test creo così una media usando gli stessi presupposti (giorni). Poi ripeto il tutto cambiando i giorni di recupero ... questo richiede tempo ed è praticamente improbabile da fare a meno che uno non dedichi un periodo della stagione a fare solo quello.

GIAN CARLO ha detto...

Pure io appena esco da casa ho subito la salita

Giuseppe ha detto...

Ciao Tosto, condivido la tua idea di essere allenatore di te stesso, penso sia la scelta della maggior parte di noi amatori. Per quanto riguarda la tua domanda "Come faccio a capire i miei tempi di recupero?dopo 2 giorni faccio un test-poi ripeto la cosa e rifaccio il test -Poi ripeto il tutto cambiando i giorni di recupero" . L'idea di testare gli allenamenti, penso sia troppo dispersiva in quanto si entrerebbe in un vortice di numeri da valutare, con scarso successo. Invece può essere un buon punto di partenza testare solo un dato. LA SOGLIA ANAEROBICA. Partendo da questo dato e relazionandolo alle diverse intensità da usare con i diversi tipi di carico, abbiamo già un margine d'errore più basso per proseguire.

Qualcuno potrebbe pensare che questo dato può essere troppo basso o troppo alto, e quindi sbagliato. Ma il bello è proprio qui, perché anche se l'eventuale soglia è stata calcolata con un margine d'errore, questo non ci impedisce di dedurre una impostazione fondamentale. La giusta differenziazione dei diversi tipi di intensità dei carichi, dove nelle diverse velocità e nelle le diverse lunghezze deve esistere sempre un logico equilibrio.

Chiaramente tutto questo deve essere correlato alle proprie esigenze ai propri spazi e tempi rispetto alle tante priorità di lavoro e familiari.

Ciao Gian Carlo buon giorno anche a te,
ci credo anche da te le colline non mancano, ma quello che manca del tutto da queste parti sono le pianure. Pazienza mi devo accontentare di fare sempre potenziamento.