martedì 17 novembre 2009

Fondo lento sostenuto

Giro in città


 -  Stretching 15'
      Fondo lento km 14,56 1h08'50" 146 bpm      4'44"/km
          Stretching 15'


Finalmente una giornata senza nessun problema e le gambe che girano alla grande. Oggi il piede sinistro mi sta lasciando  tregua, non sento nessun fastidio. La temperatura è ideale per correre in pantaloncini e maglietta a manica corta. Decido il percorso all'ultimo momento e faccio il giro largo in città. Anche se è una seduta di corsa lenta leggera avrò tanti dislivelli da superare. Già dai primi passi ho buone sensazioni, e così anche più avanti, tanto che ho la tentazione di trasformare il lento in un medio. Mi trattengo con il pensiero già a domani dove inserirò un piccolo carico. Intanto proseguo con sforzo controllato badando alla frequenza cardiaca e al crono ma trasformando il lento in lento sostenuto. Oggi sto correndo da solo e ho tutta l'attenzione concentrata sul respiro e sui segnali dei vari muscoli utilizzati. Cerco sopratutto scioltezza ma ad un certo punto mi accorgo di sentire un leggero dolore muscolare ai quadricipiti. Eccolo li è il lavoro in bike di Domenica pomeriggio. Continuo a concentrarmi sul respiro e cerco di capire se la postura è quella giusta. Mi rendo conto che il busto sta tendendo troppo in avanti, così raddrizzo il petto badando che le braccia mantengano un movimento corretto, con questa attenzione corro con leggerezza e dolcemente. Visto che sono in tema continuo a sorvegliare ogni atto, anche il movimento dei piedi. La fase di atterraggio non la inizio con il tallone ma appoggio quasi immediatamente con la pianta del piede e subito la rullata verso le punte fino alla spinta. Mi sento proprio bene, sono arrivato al termine della seduta. Oggi avevo in programma un fondo lento per oltre 1 ora per lasciare spazio a un qualche carico per domani.
Per finire faccio i soliti esercizi di stretching e sto già pensando che più tardi dedicherò un po' di tempo alla pianificazione degli allenamenti delle prossime settimane.

11 commenti:

Francescarun ha detto...

Giuseppe ...bello il modo in cui descrivi i tuoi allenamenti e le tue emozioni:))))

theyogi ha detto...

in effetti gli dedichi parecchio impegno, un approccio esemplare (per certi versi)....

Giuseppe ha detto...

Ciao ragazzi, una buona giornata a tutti e due.
Molto belli anche i vostri commenti.
Brevi come numero di parole ma molto grandi come concetti.
Semplicemente mi piace proseguire tale e quale , quello che era il mio diario cartaceo fino al 31 luglio di quest'anno. Adesso il mio diario si chiama post e l'unica differenza di impegno sta nel gestire l'htlm che non conosco e altri particolari importanti del blog, come la condivisione.
Ciao

Alfredo ha detto...

Le tue previsioni sul ritorno in forma in 5/6 settimana credo che erano estremamente pessimistiche, vedo che la gamba recupera molto velocemente.
Le uscite in bici sono state molto utili.

Patty ha detto...

io non ce la faccio a pensare di appoggiare bene il piede mentre corro.....però se serve ci proverò.....

Unknown ha detto...

Sembri una telecamera puntata su di te. Me lo dico sempre anch'io che dovrei curare di più lo stile di corsa ma quando corro me ne dimentico sempre....

Francarun ha detto...

ogni tuo allenamento è una scoperta di te stesso, questo si che è correre e conoscersi !

Giuseppe ha detto...

@Alfredo
si certamente non aver messo il freno a mano al metabolismo, e quindi uscendo in Bike, ho facilitato la ripresa. Ma questo è anche il segnale che le corse effettuate nel periodo precedente lo stop, erano modulate bene in qualità come in quantità. Poi per quanto riguarda le 5 o 6 settimane confermo che sono il minimo per ritrovare una certa forma.
@Patty
provarci va bene ma non voglio indicarti una strada sbagliata. Correre come ti suggerisce l'istinto è importante, il resto viene dopo. Mi viene in mente la storiella del millepiedi a cui viene chiesto come fa a sapere quale piede deve muovere, e da quel momento in poi non riesce più a camminare.
@Ale57
a quanto pare ho sintetizzato bene il racconto, ma involontariamente. Nel senso che quando scrivo cerco degli appigli particolareggiati per utilizzare in maniera efficace il diario, come promemoria di corse passate.
@Franca
quando corro non sono concentrato sulle singole parti del corpo o solo sulle emozioni, ma cerco di vedere dall'esterno la persona che corre , proprio come descrive Ale57. Come se mi stessi vedendo ripreso da una telecamera.

Francescarun ha detto...

Grazieeeeeeeeeeeeee un mondoooooooooooooo:)))

Tosto ha detto...

qualche tempo fa Lucky segnalava un intervista di Pizzolato sull'appoggio del piede. Da allora presto anch'io un po di attenzione all'appoggio.
Cmq è difficile monitorarsi da soli.

Giuseppe ha detto...

Infatti c'è il rischio di sbagliare, ma il vantaggio di migliorare. A noi la scelta