domenica 24 luglio 2011

Anche il vento può diventare piacevole.

Anche il vento può diventare piacevole.
Ore 12:30
giro in città - percorso vario
scarpe - Pulse 3










- stretching 12'
- riscaldamento 15'
- corsa lenta 54'44" km 12,57 (al km 4'21") FC media 147
- passaggi: 4'20"-4'22"-4'17"-4'22"-4'34"-4'22"-4'25"-4'22"
- 4'15"-4'23"-4'24"-4'16"-2'16"(570m)
- defaticamento 5' con finale camminando.
- stretching 10 x 1'

Ieri è stata una giornata zeppa di eventi impossibili da evitare, sicuramente piacevoli da vivere. Alla fine dei conti rientro a casa alle 02:00. Questa mattina la sveglia è arrivata alla solita ora, ma sono rimasto a letto. Ho fatto bene, infatti ho dormito per altre cinque ore di fila.
Così mi alzo, faccio una buona colazione, pian pianino mi preparo con un buon stretching, e, con l'esposizione del gps verso l'aggancio dei satelliti.

Ore 12:30, inizio il riscaldamento camminando per qualche centinaio di metri e aumentando in progressione fino ai 15 minuti. Questa odierna sarà una seduta di corsa lenta, ma con uno sforzo sicuramente importante. Questa mattina c'è un forte maestrale che crea dei mulinelli nell'aria soffiando da tutte le parti. Normalmente quando soffia il vento si può procedere nel verso in cui soffia, in maniera tale da avere meno resistenza possibile da affrontare.
Questa mattina è incredibilmente impossibile. Durante la fase del riscaldamento ho provato a percorrere strade diverse, in tutte le direzioni, ma il vento era sempre o difronte o di fianco sempre con un impatto molto pesante per le gambe, sembra quasi si stia divertendo a rallentare il corpo, quando ad un certo punto...
ad un tratto un idea brillante. Decido di sfruttare a vantaggio della seduta, la condizione offerta dal vento, così il lavoro odierno prende tutta un'altra piega.
Il vento vuole giocare con me e io accetto. Si tratta di correre con il passo solito della mia corsa lenta, badando bene con attenzione a non sforare troppo oltre il target massimo di 146 battiti per minuto.
So benissimo che non sarà facile, infatti tra vento e tratti in pendenza positiva, correre a 4'20"-4'25" è risultato quasi impegnativo come correre a meno di 4'/km.
I chilometri procedono senza darmi troppo peso, grazie alla decisione di giocare con il vento che risulta decisamente azzeccata.
Alla fine della seduta il passo è quello previsto e così la frequenza cardiaca. Pertanto l'unico problemino da superare, sarà quello di un buon recupero per domani mattina alle 06:00.
A quest'ora ho una fame da lupi, iniziamo da un buon pranzo proteico.

Sensazioni: Buone. Inizialmente, pensavo che le forti folate di vento potessero essere un ostacolo per una buona seduta, ma con un po' di fantasia sono riuscito a trasformare l'ostacolo in un fantastico esercizio. 

3 commenti:

Vincenzo DI GENNARO ha detto...

Ti faccio i complimenti Giuseppe, io quando c'è vento forte contro, mi destabilizzo molto psicologicamente e di solito tendo sempre a fare una seduta lenta o defaticante.

Giuseppe ha detto...

Pensa che prima di iniziare ero tentato da una seduta indoor sul tapis roulant.
Non pensavo proprio di trovare una soluzione, poi è arrivata.

TurcoCheCorre ha detto...

La forza della mente! Bravo!