mercoledì 25 gennaio 2012

Di corsa all'alba

Martedì 24 - 05:30
Strada intorno al campo di softball


- Riscaldamento 1,5km lento
- 4 allunghi in progressione
- 4x1200 4'32"/4'35"/4'34"/4'33" recupero 800 facili
- defaticamento 1km

L'allenamento odierno ha una sola possibilità per essere effettuato; correre all'alba. Così questa notte la sveglia non fa in tempo a suonare perché, come sempre accade, la fermo prima. Scivolo piano piano fuori dal letto per non svegliare mia moglie e poi,  ancora più piano, scalzo esco dalla camera. Mi dirigo in cucina per accendere il fornello della caffettiera e poi , verso il bagnetto. Un po' d'acqua sul viso e sugli occhi per far allontanare il sonno e uno sguardo attraverso i vetri per ispezionare le condizioni meteo ed adeguare gli indumenti. Non amo uscire troppo leggero e morire dal freddo, ma nemmeno con una maglia di troppo e soffrire il fastidio del sudore freddo. La caffettiera borbotta, verso un po' di caffellatte nella tazza, mangio un pezzo di pane tostato e mi avvicino alla panca dove ho sistemato gli indumenti tecnici per vestirmi. Sono pronto, socchiudo la porta ed esco in strada. E' ancora buio, il cielo è nuvoloso, l'aria è fredda e dopo i primi metri il respiro mi rinfranca il fisico. Il breve tratto del riscaldamento cerco di correre nella maniera meno traumatica possibile. Il movimento del correre in salita mi produce calore e inizio a sentire con piacere i quadricipiti e i polpacci che rispondono bene allo sforzo. Nell'ultimo tratto inizio una leggera progressione, seguita da 4 allunghi. Tutto sembra regolare. Voglio azzardare delle ripetute, ma non ho voglia di farne troppe o troppo lunghe, così decido per quattro da 1200 metri con recupero di 800. Parto con un passo che mi fa sentire fatica e che allo stesso tempo mi consente di terminare la seduta. Con il pensiero, rimane sempre la fissa del dolore al ginocchio. Per fortuna anche questa mattina nessun problema, "ma quante attenzioni".
Termino l'ultima ripetuta un po' provato ma soddisfatto. Defaticamento in corsa lenta fino a casa. 

10 commenti:

Unknown ha detto...

lavoro simile tocc a me domani...
sperando che non arrivi la neve, altrimenti all'alba non si esce ;)
capisco bene quant'è dura fare qualità all'alba

andrea dugaro ha detto...

ci assomigliamo tutti
stessa tecnico uso io per non disturbare e svegliare le piccole pesti, camminare scalzi, preparare gli indumenti vicino la porta......

Vincenzo DI GENNARO ha detto...

Mamma mia, non mi sono mai allenato alle 05:30. Per fortuna che ho un lavoro con i turni che mi consente molta libertà su questo punto di vista.

TylerDurdeen ha detto...

Mi sembra che il "sorvegliato speciale" risponda a modo agli stimoli che gli dai. Bene così. Solo una radicata passione spinge ad alzarsi alle 5:30. Quella che fa dire a molti sedentari, con invidia malcelata, "ma come fai?"...

Exita ha detto...

Se riesci a tenere al sonno, allenarsi prestissimo è emozionante... cmq ben prima dell'alba!

Giuseppe ha detto...

@kaiale.
Infatti mi sono accontentato di "poco ma buono".
Buon allenamento all'alba.

@grinta.
Per fortuna, almeno ci assicuriamo un minimo di normalità, in queste che sembrano scelte estreme.

@Vincenzo.
Per scelta uscirei la sera o all'ora di pranzo. Quando non c'è scelta non c'è orario.

@tylerdurden.
Converrà sostenerlo ancora per un po', ancora non mi fido.
Passione? è una scelta precisa, sedentario oppure no. Il resto è una conseguenza.
"Ma come fai?" può stare bene, ancora più incomprensibile è quella che arriva dal sedentario con la pancia fuori, il bicchierino in una mano e la sigaretta nell'altra che ti dice "Ma tu sei pazzo".

@Federico.
Prestissimo è emozionante, tardissimo lo è di più.
L'orario più bello in assoluto per vivere un emozione particolare è dalle 22 alle 24. Quando il traffico inizia a calare sempre di più fino a scomparire quasi del tutto. A quell'ora nelle giornate di vento sparisce anche quello. Provare per credere.

Oliver ha detto...

Alba e qualità in me vanno per niente d'accordo, ma di necessità virtù... Ma, il caffelatte prima di correre non ti da fastidio? Io ne bevo a litri, ma appena prima di correre non riesco...

Giuseppe ha detto...

Di necessità virtù. OK.
Il caffellatte quando lo desidero, mi fa star meglio.
Ieri era uno di quei giorni.

Bruno ha detto...

Oliver mi ha anticipato...
Non ti senti "pesante", poi?

Giuseppe ha detto...

Bruno, quando mangio perché ne sento necessità, quindi con piacere e gusto di saziarmi un po', non ho alcun problema.
In occasioni in cui mi trovo fuori da casa, cambia tutto. In genere non ho vizi, ma il caffellatte mi piace solo quando lo faccio io.